Next generation EU. L'ineffabilità della condivisione del debito e il consiglio europeo straordinario del 17-21 luglio 2020

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di Damiano Censi

L’articolo espone gli elementi di fondo di Next Generation EU (NGEU), strumento delineato durante il Consiglio europeo del 17-21 luglio scorso, che innova il quadro della governance economica europea rendendo possibile, per la prima volta, all’Ue di prendere a prestito risorse sul mercato dei capitali per finanziare spese. In particolare, viene analizzato come NGEU possa influire sull’equilibrio che, attualmente, all’interno del percorso di integrazione europea, caratterizza il rapporto tra l’ordinamento dell’Ue e quelli degli Stati membri. In tal senso, quest’ultimo strumento viene posto a sistema con quelli che l’hanno preceduto - concentrandosi su quanti tra essi sono tesi a permettere ai Paesi dell’Unione di accedere a risorse finanziarie a interessi contenuti - evidenziando come, differentemente da questi, NGEU abbia le potenzialità per ridurre le asimmetrie tra gli Stati dell’Ue, facilitando il percorso di convergenza tra le rispettive economie. Da ultimo, si sottolineano gli ostacoli che si prevede possano frapporsi al raggiungimento di tali obiettivi, sia prefigurando l’eventualità che l’esperienza del ricorso al mercato dei capitali da parte dell’Ue si stabilizzi, sia che il percorso di integrazione dell’Ue non imbocchi la strada aperta da Next Generation EU.

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